martedì 19 giugno 2012

Note di un metodo scarabocchiato inspirato al principio del “nessuno escluso”.(2)


L’idea del convegno nasce all’interno di un’associazione di famiglie adottive e affidatarie che da anni si misura sul tema della scuola e ha maturato la convinzione che nella scuola, come nella società, se non vige il principio del “nessuno escluso” si aprono voragini di incomunicabilità.
La realtà attuale nella sua complessità richiede di percorrere strade nuove in cui le alleanze educative escano dagli steccati e si costruiscano riconoscendo che, all’interno di una società in continua trasformazione, l’apporto dato dalle nuove generazioni deve essere richiesto, valorizzato e diventare parte integrante della nostra visione del mondo.

Gli inviti.
In primis sono state sollecitate a riflettere tutte le sezioni ANFAA sia attraverso il questionario che attraverso la partecipazione al blog, consapevoli che il blog sarebbe stato l’asse portante del convegno e le tematiche che lì sarebbero state dibattute avrebbero orientato gli interventi.
Successivamente sono state attivate delle alleanze nelle singole realtà, alcune più istituzionali, altre meno, con l’attenzione però a non chiedere se non ciò che ciascuno si sentiva di poter dare, detto diversamente, nel profondo rispetto dei tempi e dei modi di ciascuno.
Il rafforzamento di contatti già esistenti, in particolare si è verificato a Reggio Emilia, perché è la città dove si sarebbe svolto il convegno: città di grandi tradizioni educative e la cui sezione da anni lavora per sensibilizzare alle tematiche dell’accoglienza, dell’adultità, della responsabilità educativa e dell’impegno nel volontariato.
I contatti sono stati presi secondo lo stile che connota il volontariato: lo scambio faccia a faccia. Tanti sono stati invitati a condividere il progetto che aveva come presupposto l’essere disposti a lavorare con altri tenendo il titolo del convegno come obiettivo e non la visibilità dell’ente e dell’associazione di riferimento, anzi le contaminazioni erano ritenute ricchezza e non ostacolo.
“ A partecipare s’impara dalla partecipazione”


Ornella Thiebat
Illustrazione di Bruno Munari

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