……ed è proprio
quando l’individuo è piccolo che impara ciò che è giusto e ciò che è sbagliato
ed è importante prestare una particolare attenzione a questa fase.
Una volta creata
questa prima idea di sé, emerge il bisogno di fare esperienze per crescere e
queste esperienze si fanno anche a scuola partendo dai brutti voti, che
insegnano al ragazzo che la vita non è fatta solo di successi, ma si può anche
cadere per poi rialzarsi e avere una seconda possibilità, alle note
disciplinari che contribuiscono a dare un’idea di “giusto comportamento”. Una
volta raggiunta l’età dell’adolescenza, l’individuo si stacca dalla famiglia e
cerca di realizzarsi, di capire cosa sta cercando, chi è e quale scopo vuole raggiungere in un futuro, le esperienze fatte con gli amici
servono a maturare crescere, sono fondamentali per conoscersi e farsi
conoscere. Concentrando l’attenzione sul ruolo della scuola, ritorno a ciò che
è scritto nel testo: noi siamo un po’ di tutto: irripetibili, originali,
speciali, siamo una traccia irripetibile, siamo complessi e abbiamo bisogno di
presentarci agli altri così come siamo, essendo noi stessi. (A.)
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