"Siamo
tratti confusi, colori mescolati, linee incise nel vento che si incontrano o si
spezzano":
Ognuno di noi è frutto di relazioni: con noi stessi e con gli altri individui
del mondo esterno, entrambe difficilissime da sviluppare in modo completo e
tale da far maturare serenità, comprensione e autenticità.
La formazione dell'identità personale è uno dei primi passi fatto da ognuno per
diventare uomo, in quanto, grazie al suo raggiungimento, possiamo finalmente
diventare un "Chi" e vedere che il nostro pensiero viene ascoltato ed
ha un peso.
L'identità si sviluppa col tempo in base alle nostre attitudini, alla nostra
educazione, alle nostre esperienze e alle nostre relazioni.
Essere ascoltati e ritenuti importanti comporta oltre che appagamento, anche
l'aumento dell'autostima e aiuta così il raggiungimento degli obiettivi
personali.
Noi siamo composti da "tratti geometrici, da colori e linee variamente
combinate fra di loro che "raccontano" la complessità di ogni
individuo e il suo bisogno di presentarsi all'altro così com'è.
Non si smette mai di crescere: ogni giorno, ogni ora abbiamo la possibilità di
fare esperienze che ci portano a criticarci, metterci in discussione e
maturare. Non ci sono esperienze fondamentali che tutti devono fare per poter
crescere bene, ma solo relazioni e avvenimenti unici ed irripetibili che
portano il ragazzo a crescere in un modo e non in un altro.
Il nostro vissuto si condensa in atteggiamenti e tratti fisici e caratteriali
significativi e speciali. Nello sviluppo di tutto ciò però esistono immense
difficoltà, è necessario essere affiancati nella crescita da saldi punti di
riferimento e da figure autorevoli.
Colui che non è ancora formato ed educato ha bisogno di regole, per lui non ci
può essere anarchia, sarebbe la sua rovina.
Non tutte le famiglie però offrono ai loro figli strumenti e regole ed è per
questo che la scuola deve intervenire con la presentazione di saldi modelli, di
democrazia e di libertà e quindi di conoscenza. Il tempo è un grande
elemento che viene trascurato, ogni persona deve seguire i suoi tempi;
inoltre fare le cose con calma aiuta la riflessione, l'assimilazione
e la formulazione di pensieri importanti che agevolano la comprensione di se
stessi.
La scuola dovrebbe sostenere maggiormente il fattore tempo e ostacolare la
competitività e la freddezza dei rapporti sia tra insegnante e alunno, sia tra
gli alunni stessi.
E' bello essere accettati con amore, ascoltati e rispettati; è bello sentirsi
un "Chi" e vedere, nei propri tratti, segni che raccontano il nostro
vissuto, segni che ci rendono orgogliosi .
La scuola dovrebbe così portare alla conoscenza tramite lo sviluppo
dell'identità personale ed esperienze che partono dall'individuo. (I.)
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